La visita guidata alla Biblioteca e all’Archivio del Convento di San Francesco di Gubbio, svoltasi mercoledì 21 maggio 2025, ha rappresentato per i Soci dell’Università della Terza Età un’occasione culturale di grande valore e suggestione. Accompagnati dalla competenza e dalla passione di Fabrizio Cece, studioso e profondo conoscitore della storia eugubina, i partecipanti hanno avuto la possibilità di entrare in uno dei luoghi più preziosi e meno noti del patrimonio storico della città.
Durante la visita i presenti hanno avuto modo di conoscere la storia del convento, uno dei più antichi e significativi insediamenti francescani dell’Umbria, strettamente legato alla figura di San Francesco d’Assisi, che secondo la tradizione vi soggiornò nel corso dei suoi viaggi. In particolare l’attenzione si è concentrata sulla Biblioteca storica e sull’Archivio, luoghi solitamente non accessibili al pubblico ma che custodiscono un ricchissimo patrimonio di manoscritti, incunaboli, documenti antichi e fondi archivistici che abbracciano secoli di storia religiosa, civile e culturale.
Fabrizio Cece ha illustrato con cura alcune opere rare e significative, spiegando il contesto in cui furono prodotte, la loro funzione e il valore storico che rappresentano. I documenti conservati testimoniano non solo la vita della comunità francescana locale, ma anche aspetti cruciali della storia di Gubbio e del territorio: atti notarili, corrispondenze, registri, cronache, libri liturgici e testi filosofici e teologici, che offrono uno sguardo profondo e autentico sul passato.
La visita ha messo in luce anche l’importanza della conservazione e valorizzazione del patrimonio archivistico: luoghi come questi non sono solo depositi di antichi scritti, ma vere e proprie memorie vive, in grado di raccontare storie, idee e identità che ancora parlano al presente. Entrare in un archivio significa entrare nel cuore della storia ed è un privilegio raro poterlo fare accompagnati da chi ha dedicato anni allo studio e alla tutela di queste testimonianze.
L’incontro si è rivelato non solo una visita guidata, ma un vero e proprio viaggio nella memoria collettiva eugubina, che ha suscitato grande interesse, curiosità e partecipazione. Un’esperienza che ha arricchito profondamente i Soci dell’ Università, rafforzando il legame con il territorio e con le sue radici culturali più profonde.
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