IL SECOLO DELLE AVANGUARDIE. "Questioni di forma: Picasso e la nascita del Cubismo"
IL SECOLO DELLE AVANGUARDIE. "Questioni di forma: Picasso e la nascita del Cubismo"
Lezione della Prof.ssa Nadia Spogli
5 novembre 2025
IL SECOLO DELLE AVANGUARDIE. “Questioni di forma: Picasso e la nascita del Cubismo”
Un Viaggio nella Rivoluzione dell'Arte del '900
L'Università della Terza Età di Gubbio è stata lieta di ospitare mercoledì 5 novembre 2025 la Prof.ssa Nadia Spogli per una lezione che ci ha condotto nel cuore della modernità artistica: il Secolo delle Avanguardie.
Il Novecento si apre con un’esplosione di creatività che demolisce le regole secolari. Il titolo della lezione, "Questioni di forma", indica proprio questa rottura fondamentale: l'arte smette di limitarsi a riprodurre la realtà "come la vedono gli occhi" per iniziare a rappresentarla "come la comprende la mente".
🎨 Pablo Picasso e l'Invenzione del Cubismo
Protagonista indiscusso di questa rivoluzione è Pablo Picasso (1881-1973), il genio spagnolo che, insieme a Georges Braque, diede vita al Cubismo.
Il Cubismo è molto più di un semplice stile; è un nuovo modo di concepire lo spazio e il tempo sulla tela, un vero e proprio "manifesto intellettuale".
La Rottura con la Prospettiva: per secoli, l'arte occidentale ha utilizzato la prospettiva rinascimentale per creare l'illusione della tridimensionalità. I Cubisti, invece, abbandonano questo punto di vista unico e fisso.
La Simultaneità dei Punti di Vista: un oggetto (ad esempio, un volto o una chitarra) viene scomposto in piani geometrici che l'artista rimonta, mostrandone contemporaneamente la parte frontale, quella laterale e persino quella posteriore. L'immagine finale appare frammentata, sfaccettata e spigolosa.
Cubismo Analitico e Sintetico: il movimento si sviluppa in due fasi principali:
Analitico (ca. 1909-1912): Massima scomposizione della forma, uso di colori spenti (grigi, ocra) per concentrarsi sulla struttura.
Sintetico (ca. 1912-1914): Si reintroducono colori più accesi e viene inventato il papier collé (il collage) per inserire frammenti di realtà (ritagli di giornale, carte da parati) nell'opera.
La lezione della Prof.ssa Spogli ha esplorato come questa visione mentale abbia influenzato non solo la pittura, ma la cultura visiva e il design di tutto il XX secolo.
Guernica
Per il Padiglione dell’Esposizione internazionale delle Arti e delle Tecniche che si sarebbe svolto a Parigi nel 1937, Picasso decise di eseguire una tela di grandi dimensioni.
Per molti mesi cercò un soggetto adatto alle dimensioni della tela che aveva scelto. Nell’aprile del 1937 giunse la notizia del bombardamento tedesco che aveva raso al suolo Guernica. L’attacco, avvenuto in ore in cui le strade della cittadina basca erano piene di gente, suscitò in Picasso ira e disperazione: si mise a dipingere freneticamente e nel giro di cinque settimane terminò l’opera, che sarebbe diventata il simbolo della protesta universale contro la guerra.
Dora Maar ci ha lasciato una interessantissima documentazione fotografica delle varie evoluzioni della tela. L’opera fu per Picasso l’occasione per affrontare un tema politico. Il feroce bombardamento diventa un inno universale pronunciato contro gli orrori della guerra.
La tecnica adottata e la monocromia scelta si adattano perfettamente a un’opera che vuole denunciare le conseguenze luttuose e distruttive di un evento bellico.