"Mani Maestre"
"Mani Maestre"
Incontro con Patrizia Ramacci e Arch. Luca Lepri
28 maggio 2025
“Mani Maestre”: un incontro tra arte, memoria e futuro
Il 28 maggio 2025 la Sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana di Gubbio ha ospitato un evento speciale dedicato al progetto “Mani Maestre”. L’incontro ha visto la partecipazione di Patrizia Ramacci, ideatrice e curatrice della mostra, e dell’architetto Luca Lepri, che hanno dialogato sul valore dell’artigianato e della manualità nella società contemporanea.
Un progetto che celebra l’arte del fare
“Mani Maestre” è un progetto che nasce dal ritrovamento di calchi in gesso delle mani di artigiani e artisti, alcuni dei quali risalenti alla metà del 1700. Questi calchi sono diventati il simbolo di un’arte che si tramanda attraverso le generazioni, unendo passato e presente in un abbraccio di memoria e creatività.
Dal 29 giugno al 17 novembre 2024 la prestigiosa Sala dell’Arengo di Palazzo dei Consoli a Gubbio ha ospitato la mostra "Mani Maestre", un evento culturale di eccezionale rilevanza che ha saputo fondere arte, artigianato e memoria con profonda sensibilità. Ai visitatori è stata offerta un’esperienza immersiva che ha permesso loro di entrare in contatto con le mani che hanno creato bellezza e cultura. Attraverso l’esposizione di calchi in gesso, alcuni dei quali risalenti alla metà del 1700, e l’utilizzo di QR code per approfondire le storie e le tecniche degli artigiani, la mostra ha reso tangibile il valore dell’artigianato nella nostra società.
Temi attuali, radici profonde
La mostra si è sviluppata attorno a cinque grandi temi:
· la capacità realizzativa delle mani umane,
· l’innovazione tecnologica al servizio dell’arte,
· la coscienza ambientale e l’ecologia dei materiali,
· il riuso creativo e sostenibile,
· la valorizzazione del patrimonio immateriale.
Un racconto corale che ha visto protagonisti falegnami, ceramisti, fabbri, pittori, musicisti, scultori e molti altri depositari di un sapere prezioso e in continua evoluzione.
Un successo che guarda avanti
Grande è stato l’entusiasmo suscitato nel pubblico, migliaia di visitatori, provenienti da tutta Italia hanno affollato le sale dell’Arengo, partecipando anche a incontri con gli artisti, dibattiti e workshop, a testimonianza di un bisogno diffuso di ritorno alla manualità e all’autenticità.
Un dialogo sul valore della manualità
Durante l’incontro del 28 maggio Patrizia Ramacci ha riproposto agli ascoltatori l’idea da cui è nato il progetto:
“In un tempo in cui la riflessione sul futuro affronta il tema delle super competenze e dell’intelligenza artificiale, possiamo ancora affermare che le mani siano lo strumento per la ricerca della felicità?”
Questa domanda ha stimolato una profonda riflessione sul ruolo dell’artigianato nella società contemporanea e sull’importanza di preservare e valorizzare le tradizioni manuali come espressione di identità e cultura.
Un progetto in continua evoluzione
“Mani Maestre” non si è conclusa con la mostra, ma ha dato vita a un Archivio delle Mani Maestre, un laboratorio di ricerca rivolto al futuro. Il progetto continua a coinvolgere artigiani, artisti e comunità locali in iniziative come “Primavera in Bottega”, un evento che promuove il riuso creativo e la valorizzazione dell’artigianato sostenibile.
Per ulteriori informazioni e per rimanere aggiornati sulle future iniziative, è possibile visitare il sito ufficiale dell’Archivio delle Mani Maestre:
🌐 archiviomanimaestre.com