"Paradiso perduto" di John Milton

Lezione del Prof. Alessandro Pauselli

11 gennaio 2023

"Paradiso perduto" di John Milton nell' incontro di mercoledì 11 gennaio 2023 ha riaperto le attività dell'Università della Terza Età Città di Gubbio dopo la pausa natalizia.

Il Prof. Alessandro Pauselli ha presentato la figura di Satana secondo lo scrittore, poeta, teologo e statista inglese John Milton: un essere ambizioso e orgoglioso che sfida Dio Onnipotente, suo creatore, e muove guerra contro il paradiso, per esser poi sconfitto e fatto precipitare in terra.

Ecco dunque i temi principali dell'opera: la caduta dell'uomo, la disobbedienza e la ribellione a Dio. Ma il Redentore giunge a riscattare questa miseria, a prezzo della sua sofferenza e del suo sacrificio.


"Paradiso Perduto" si basa sulla grande tradizione biblica e classica, il tema principale dell’opera è qualcosa che ha sempre suscitato molte discussioni tra i teologi e i filosofi: se la caduta dell’uomo nel peccato originale sia stata causata da Adamo ed Eva, che mangiano il frutto dell’albero della conoscenza, come un piano previsto da Dio o se sia stata determinata dal libero arbitrio dell’uomo e dalla sua disobbedienza, atto che ha poi comportato l’intervento divino per salvare l’umanità.


Altri  temi importanti sono quelli della disobbedienza e della redenzione. Milton fa un parallelo tra la disobbedienza di Adamo ed Eva e la ribellione di Satana a Dio, ma mentre di Satana cade sempre più nel peccato e nella degradazione, Adamo ed Eva conoscono il pentimento e per questo per loro c’è la possibilità di redimersi. 

Satana si ribella a Dio volontariamente, preda del suo smisurato orgoglio e della sua ambizione, mentre Adamo ed Eva sono spinti alla ribellione e alla disobbedienza dalla tentazione di Satana e quando vengono cacciati dal Paradiso, sono consapevoli del loro errore e cercano il perdono

La caduta nel peccato offre a Dio la possibilità di mostrare agli uomini la sua infinita misericordia. Gli uomini possono redimersi solo attraverso la sofferenza e la morte e il sacrificio di Cristo, il figlio di Dio, salverà l’umanità dal peccato.

Di seguito gli appunti forniti dal Prof. Pauselli

JOHN MILTON (1608-1674)

  Cenni biografici

●        Autore del più grande poema epico della letteratura inglese, "Paradiso Perduto", partecipò attivamente alla vita culturale e politica del suo tempo, sostenendo posizioni riformatrici quando non rivoluzionarie, per le quali pagò con la censura e perfino con il carcere. Difensore del diritto di libertà in ogni campo e strenuo oppositore a qualsiasi forma di tirannia.  Divoratore di libri dall'adolescenza, si laureò al Christ's College di Cambridge e acquisì padronanza nelle lingue classiche e in italiano (Clicca per continuare a leggere)

 ●        1638: viaggio in Italia e incontro con Galileo Galilei

●        1641: impegno politico a favore di Oliver Cromwell e delle forze parlamentari durante la Guerra Civile

●        1642- 49: intensa produzione di saggi e trattati su argomenti sociali (“Doctrine and Discipline of Divorce”), culturali (“Of Education”) e politici (“The Tenure of Kings and Magistrates”)

●        Divenne figura influente nella Repubblica Puritana avendogli Cromwell assegnato la carica di Segretario per le lingue straniere nel Consiglio di Stato

●        1652: la perdita totale della vista lo costrinse ad abbandonare ogni carica pubblica

●        1660: il ritorno della monarchia con Carlo II Stuart lo mise in serio pericolo per i suoi trascorsi di acceso repubblicano. Dedicò gli ultimi anni di vita all'attività poetica

●        1674: morì per le conseguenze di un attacco di gotta

        

       Paradiso Perduto (1667/1674)

 

Libro I

●        Invocazione alla Musa e presentazione dell'argomento:

“Del primo atto di disobbedienza/ che l'uomo ha commesso, e del frutto/ dell'albero proibito, il cui fatale/ sapore ci portò dolore e morte/ e perdita dell'Eden,fino a quando/ l'Uomo maggiore ci risanerà/ riconquistandoci il luogo beato, cantami o Musa (….)

Tu che sai tutto, ispirami...rischiara/ ciò che è buio in me, alza e sostieni/ ciò che è basso, perché io dimostri,/ levandomi all'altezza del soggetto,/ l'eterna Provvidenza, e come giuste/ siano, per noi, le vie del Creatore”.

●        Di seguito, il poeta invita la Musa a spiegare per quale motivo i nostri progenitori disobbedirono a Dio, pur sapendo che la conseguenza sarebbe stata la cacciata dall'Eden

●        La risposta non può che essere una: perché furono tentati da Satana

Satana

        “Ma che importa se una battaglia è persa? Ci rimane/ la volontà invincibile, il progetto/ della vendetta, l'odio senza fine/ e il coraggio che non cede mai:/ in questo sta il nostro non essere sconfitti (…) / Inginocchiarmi o implorare grazia (…) sarebbe cosa ben abbietta,/più turpe ancora e più vergognosa/ della stessa caduta (…)/ Noi, il bene non lo faremo mai/ nostra delizia sarà soltanto fare ciò che è male (…)/ riuniremo le truppe sbandate,/ progetteremo come riportare offesa al nemico (…)/ Addio, campi dell'eterna gioia!/ E salve a voi, orrori, e a te,inferno:/ accogli nella tua profondità/ il nuovo padrone, uno la cui mente/ né il luogo, né il tempo possono cambiare (…)/ Qui, almeno, saremo liberi e regneremo al sicuro/ e regnare, seppure all'inferno, è cosa degna:/ meglio regnare all'inferno che servire in paradiso.         

Libri I - III 

    Libro I - superato lo stordimento per essere precipitati nell'Inferno, Satana chiama a raccolta i suoi scoraggiati compagni di sventura e li incita all'azione: se Dio ha vinto con la forza, loro si vendicheranno con l'astuzia, insidiando gli esseri umani che Lui ha creato sulla terra

Libro II - Satana si offre per compiere la missione di vendetta

Libro III - la scena si sposta in Paradiso, dove Dio, parlando con Suo Figlio, predice ciò che accadrà e che non sarà possibile impedire, avendo concesso agli uomini il libero arbitrio. Tuttavia, poiché peccheranno non per superbia, ma perché tentati dal Maligno, manderà Suo Figlio affinché, sacrificandosi, li salvi dalla dannazione eterna. Nel frattempo, Satana giunge nel Paradiso Terrestre

Libri IV - VII

Libro IV – Satana scorge Adamo ed Eva, ne ammira e invidia le belle forme. Venendo a sapere che è loro proibito mangiare il frutto della conoscenza, decide di tentare in sogno Eva, l'elemento più debole. Scoperto dall'Arcangelo Gabriele, Satana lascia l'Eden

Libro V – Eva racconta ad Adamo il sogno fatto. Dio manda l'Arcangelo Raffaele a metterli in guardia nei confronti del tentatore e Adamo chiede di sapere chi sia. Raffaele inizia il racconto della ribellione di Lucifero a Dio

Libro VI – Raffaele racconta l'intera storia della guerra tra Dio e i ribelli e la loro sconfitta per l'intervento del Messia

Libro VII – Raffaele racconta la creazione della terra

Libri VIII - XII

Libro VIII – Adamo racconta a Raffaele come fu creato da Dio e posto nell'Eden accanto ad Eva

Libro IX – Tramutatosi in serpente, Satana induce Eva a mangiare il frutto proibito e Adamo, disperato, ne condivide il destino

Libro X – Dio manda Suo Figlio ad emettere la sentenza: i due trasgressori dovranno lasciare l'Eden, vivere tra dolori e fatiche e morire, ma da Eva nascerà colui che sconfiggerà Satana

Libro XI – Dio invia l'Arcangelo Michele ad accompagnare Adamo ed Eva fuori dal paradiso Terrestre

Libro XII – uscendo dall'Eden insieme ad Adamo ed Eva, Michele parla della venuta del Salvatore 

Satana eroe tragico

●        Personaggio divisivo, che ha creato, e continua a creare forti e contrastanti reazioni nei lettori e nella critica

●        Personaggio a tutto tondo, che si erge drammaticamente rispetto a quelli stereotipati, convenzionali, piatti del Paradiso

●        Il suo spessore di eroe tragico è dato da: 

-   il mistero che circonda il suo passato (livelli della sua personalità che non conosciamo, mentre le creature celesti sono come ci appaiono)

-      i diversi ruoli che riveste ( Arcangelo in cielo, ruolo a cui si fa solo allusione; principe dei diavoli all'inferno; serpente tentatore nell'Eden)

-   la costante ambivalenza che caratterizza i suoi stati d'animo:

●        Commozione e rimorso per aver trascinato i suoi compagni in un'avventura disperata/ fedeltà al proposito di vendetta

●        Riconoscimento della giustezza della punizione divina/ rifiuto della grazia del perdono

●        Stupore e ammirazione per la bellezza di Adamo ed Eva/ tentazione dei medesimi alla disobbedienza

Attraverso Satana, Milton scrive la sua teodicea e, al tempo stesso, crea una figura epica che, seppur moralmente negativa, continua ad affascinare i lettori di ogni tempo perché la sua personalità, così complessa e profonda, produce un inevitabile, forte impatto emotivo in chiunque decida di conoscerlo

"La caduta di Satana" di G. Dorè