Una "Passeggiata nella bellezza, il giardino nella storia" mercoledì 15 Marzo 2023 presso la sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana.

Ernesto Baldinucci ha condotto i Soci dell'Università della Terza Età Città di Gubbio in un percorso interessante e documentato alla scoperta di come il giardino si è evoluto nel tempo, a cominciare dai mitico giardino dell’Eden, citato nella Genesi, il luogo paradisiaco che Dio creò e in cui pose a vivere Adamo ed Eva. 

Giardiniere con lunga e laboriosa eperienza alle spalle, Ernesto Baldinucci è, non solo un esperto  nell'arte del giardinaggio, ma anche uno studioso che esprime in essa capacità e competenze, unite a profondo amore e rispetto per le piante, i fiori e la natura in ogni suo aspetto. 

Il percorso si è snodato nell'antica Roma con il suo hortus  il luogo in cui, oltre a coltivare piante commestibili, aromatiche, curative e ornamentali, ci si poteva rifugiare e praticare quell'hotium tanto caro ai cittadini dell' Urbe. 

E poi ancora attraverso l’hortus conclusus, il tipico giardino medievale, nato nei monasteri dove veniva utilizzato per la coltivazione di piante alimentari e medicinali. Chiuso da quattro alte mura, sempre più spesso con una fontana al centro, simbolo di Cristo e fonte della vita, divenne rapidamente simbolo del paradiso perduto. 

Nel Rinascimento il giardino all’italiana era dominato dall'ars topiaria che esigeva una suddivisione geometrica degli spazi mediante filari alberati e siepi, sculture vegetali di varia forma ottenute con la potatura di sempreverdi, il tutto corredato da giochi d’acqua con elementi architettonici, statue, fontane e ninfei.  Tale stile ha influenzato profondamente l’intera storia del giardinaggio seguente ed è risultato decisivo per la nascita del giardino alla francese e di quello all’inglese. 

Nel ‘700, con il ritorno alla classicità greca e romana vennero realizzati giardini di spettacolare magnificenza, come quelli della Reggia di Caserta, progettata da Luigi Vanvitelli per i re Borbonici di Napoli. 

Il viaggio nella bellezza dei giardini è proseguito fino a quelli contemporanei con una una vastità di architetti paesaggisti tra i quali è da citare Piet Oudolf, giardiniere olandese, che ha fatto della naturalità, delle fioriture, dei colori, delle forme in libertà, un’ autentica forma d'arte.