"La Fontana del Bargello e i matti di Gubbio"

Conferenza di Fabrizio Cece

8 febbraio 2023

"LA FONTANA DEL BARGELLO E I matti DI GUBBIO"  di Fabrizio Cece

La fontana


Mercoledì 9 Febbraio 2023 per i Soci dell'Università della Terza Età di Gubbio l'interessante conferenza dello storico e ricercatore d'archivio Fabrizio Cece che, dopo aver sottolineato come la gestione delle acque fu per la città da sempre un problema di vitale importanza, ha illustrato i momenti salienti della sua evoluzione.


Il primo registro delle Riformanze del 1326 si occupa della gestione delle acque pubbliche e con particolare attenzione della nomina dei soprastanti all’acquedotto e alle fonti. L’acquedotto, che giungeva nella zona del palazzo del Popolo di allora, dispensava le sue acque con la fonte dell’Arengo e si divideva in due rami: il primo verso la fonte del Fosso, l’altro verso la fonte di San Giuliano. 

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"Fonte di San Giuliano", questo il nome antico dell'attuale "Fontana del Bargello" come appare nell' Enfiteusi datata 1274 e confermata dai canonici di San Mariano.

Riguarda case, terreni e casalini posti nel borgo di San Giovanni e confinanti, tra l’altro, con la via che esce “ad fontem qui est iuxta portam Sancti Juliani et vadit ad pontem Sancti Martini”. 

La fontana è stata ricostruita più volte.

Fino alla fine del XVII secolo era sicuramente in forma poligonale, anche se non sappiamo nulla di preciso. Importanti lavori vennero eseguiti nel 1871. Verranno realizzati anche i colonnini che circondavano la fonte fino a una decina di anni fa.

Poco dopo il 1880 si decise una volte per tutte che quello era il palazzo del Bargello, una specie di capoguardia che il Comune aveva attivato fin dagli anni Ottanta del XIV secolo.

La revisione della toponomastica attuata dalla Commissione di Censimento con delibera del 15 febbraio 1901 previde anche il cambio dell’antichissima denominazione di «Piazza San Giuliano» con «Largo del Bargello», ancora oggi in uso. Si rese in tal modo definitivo l’errore storico – indicazione oramai storicizzata – che sta alla base dell’indicazione della bella casa medievale che lì si affaccia.

Dopo il palazzo e la piazza, anche la fontana iniziò a denominarsi «del Bargello» e oggi, addirittura, c’è chi indica la chiesa che dà il suo nome al quartiere come chiesa del Bargello.

Leggi i dettagli nella sottostante presentazione di Fabrizio Cece 

"La patente da matto"

L'appuntamento per conseguire la "patente da matto " a Gubbio segue un rituale preciso. Si deve essere "battezzati" con l' acqua della Fontana del Bargello, si devono fare tre giri correndo intorno alla fontana.

Le patenti risalgono senza dubbio agli anni Settanta, anche se le prime erano presenti forse già dagli anni Cinquanta. Questa usanza è testimoniata da Pistolesi nella rivista Emporio Pittoresco del 1885 (anche se la tradizione è più antica) in cui ricorda anche come il farmacista che risiedeva nel Palazzo antistante, "nel tempo che fu,"  sottolineava il fatto pestando forte nel mortaio per richiamare la folla. 

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Molte sono le testimonianze che sottolineano la consuetudine di chiamare "matti" i cittadini di Gubbio.

Circa l'origine dell'epiteto, è difficile dare una spiegazione e forse, la più ovvia, definisce l' epiteto in questione come dato agli eugubini, al pari di altri, per le rivalità tradotte in insulti tra paesi vicini. Altra ipotesi è l'accidentale consumo di loglio presente nelle farine, con effetti negativi sull'uomo come emicranie e vertigini, quindi comportamenti discutibili. Leggi i dettagli nella sottostante presentazione di Fabrizio Cece 

PRESENTAZIONE DI FABRIZIO CECE

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Fontana del Bargello e i matti 2023.02.08