"ARE, ERE, IRE, il cinema che guarisce. ERE, vedere la crisi, accorgersi dei suoi effetti

Relazione di Giuseppe Carbone

29 marzo 2023

Secondo incontro per i Soci dell'Università della Terza Età Città di Gubbio mercoledì 29 Marzo 2023 con Giuseppe Carbone, gestore del Cinema Astra du Gubbio, sulla tematica  "ARE - ERE - IRE. IL CINEMA CHE GUARISCE"

Dopo primo incontro dal titolo "ARE - girare su se stessi," il relatore ha proposto "ERE, vedere la crisi, accorgersi dei suoi effetti" passando in rassegna tre aspetti della crisi che vive l'uomo d'oggi: il consumismo, il critico rapporto con la natura, la denatalità. E ha fatto ciò passando in rassegna alcuni film significativi del panorama contemporaneo.

CONSUMISMO. Nella società di oggi si sta assistendo ad una progressiva perdita di valori per il desiderio incontrollato di possedere quei beni e quell' immagine propri di uno status simbol elevato, quelli proposti dagli strati della società ricchi e detentori di potere.  A dimostrazione della sua tesi, il relatore si è avvalso di esempi tratti da due film:  la sfortunata regina francese Marie Antoinette  (film di di Sofia Coppola, 2006) vista come una giovane di oggi, interessata ai vestiti, ai gioielli di lusso, più che al potere, sembra essere l'antesignana dei giovani che nel film Bling ring (film di di Sofia Coppola, 2013), ossessionati dalla fama, utilizzano i mezzi dati da Internet per scoprire dove abitano le celebrità e per rubare nelle loro case tutti quegli oggetti che ne rappresentano lo status.

RAPPORTO CON LA NATURA. Oggi l'uomo ha un rapporto sempre più distorto con la natura di cui non rispetta le regole e i ritmi, dando vita a comportamenti scorretti nei riguardi di quella che è per lui la prima fonte di sussistenza. Ma per fortuna c'è anche chi riesce a dire il suo no, come in "Pollo ruspante" (di Ugo Gregoretti, 1963) il protagonista Ugo Tognazzi, che rinuncia a comprarsi un appartamento in un palazzone che dovrà essere costruito alla periferia di Milano, dopo aver visto il tecnico che ne ha curato il progetto prendere a calci i cavoli che qualcuno poco lungimirante ha piantato sul terreno. 

DENATALITA'. Il film I figli degli uomini (di Alfonso Cuarón, 2006,  tratto  dall'omonimo romanzo della scrittrice britannica P. D. James) ha fornito lo spunto per trattare un altro aspetto critico della nostra società. Oggi siamo in grado di curare e coccolare il nostro corpo fino all'esasperazione, con il cibo, la ginnastica, il fitness, le cure estetiche, ma entriamo in crisi quando si tratta di riprodurci in modo naturale e così, anche per questo aspetto peculiare della nostra vita, siamo propensi a ricorrere sempre più spesso alla tecnica. Forse manca quella spinta all'avventura e, perchè no, alla fatica, alla generosità che diventa generativa, preferiamo stare fermi, congelarci, restare sempre giovani e non vediamo che nei figli, che non vogliamo, che rimandiamo, o che non possiamo avere per la crescente e diffusa sterilità, c'è il miracolo della vita che si rinnova. 


Nel previsto terzo incontro, il relatore Giuseppe Carbone cercherà di illustrare l'aspetto consolatorio e risolutivo del  cinema, che ha dato più di una risposta pe ruscire dalla crisi e in cui si dibatte l'uomo contemporaneo.