"ARE - ERE - IRE - Il cinema che guarisce. ARE, giraARE su se stessi" 

Ascolto guidato da Giuseppe Carbone

22 febbraio 2023

"ARE - ERE - IRE. IL CINEMA CHE GUARISCE. "Primo incontro: "ARE - girare su se stessi".

Questo il titolo proposto da Giuseppe Carbone, gestore del cinema Astra di Gubbio, ai Soci dell'Università della Terza Età Città di Gubbio mercoledì 22 Febbraio 2023.

L'incontro è il primo dei tre previsti e si inserisce in un percorso guidato sulla storia del Novecento attraverso il cinema e il suo sguardo, un viaggio in bianco e nero e a colori dalla seconda guerra mondiale alla crisi ambientale del mondo di oggi, passando attraverso il boom degli anni Sessanta e l'edonismo degli anni Ottanta. 

In questo percorso è fondamentale l'apporto fornito dai grandi registi italiani e stranieri che sono state voci profetiche su alcune questioni irrisolte che oggi dividono il nostro Paese e l'Occidente in generale.

Al fine di fornire un ragionamento completo e comprensibile, ecco le tematiche proposte:

1- Il consumismo conseguente al boom degli anni Sessanta

2- La distruzione dell'ambiente

3- La denatalità


In relazione al primo argomento, Giuseppe Carbone ha illustrato alcuni  aspetti caratterizzanti la crisi dell'uomo contemporaneo, il suo "GirARE" a vuoto, avvalendosi di spezzoni di film significativi. 

I film d'autore  oggi raramente propongono finali positivi, ma comunque aiutano a sollevare problemi, a prendere coscienza e invitano a trovare una soluzione. 

E' il caso di "Somewhere" di Sofia Coppola, in cui è evidenziata la solitudine  dell'individuo, che si manifesta nell'inseguire il consumismo della società attuale, rincorrendo perennemente  un presente senza nè passato, nè futuro.

La scena di "8 1/2" di Fellini in cui il protagonista, chiuso nell'abitacolo dell'auto, rischia di morire soffocato, è simbolo dell'angoscia e del panico che spesso attanagliano l'uomo moderno. Ma dall'incubo non tarda ad emergere la speranza, la forza di uscire, di vivere, di volare leggeri incontro alla vita.

Nel  film "Il fascino discreto della borghesia", di Luis Bunuel, un gruppo di persone, ben vestite, che cammina a vuoto senza una meta, è emblema dello spaesamento, della  crisi di una intera classe sociale, la borghesia, che non ha più alcun legame con la natura e i suoi ritmi.

La scena di James Dean, il giovane a terra, come se non avesse più spina dorsale, non più in grado di mettersi in piedi, è la raffigurazione di quella "Gioventù bruciata," descritta nel film di Nicholas Ray, che scappa dalla famiglia, una famiglia in cui i genitori o sono troppo deboli o troppo duri o addirittura sono assenti, ma comunque sono sempre l'origine della loro fragilità.


Sono questi solo alcuni degli aspetti che definiscono la crisi dell'uomo contemporaneo nelle sue molteplici sfaccettature.