Le città sonore. Bologna e dintorni
Le città sonore. Bologna e dintorni
4 Maggio 2022
Mercoledì 4 maggio 2022 il Prof. Paolo Brancaleoni ha guidato i Soci dell'Università Terza Età Città di Gubbio attraverso un viaggio sonoro a Bologna & dintorni, viaggio articolato ed approfondito nel suo libro “Global Music” pubblicato da Morlacchi Editore nel 2021.
La musica è una componente fondamentale e universale dell’esperienza umana che offre possibilità di conoscenza intersecandosi con altre discipline. In questo caso, mettendosi a servizio della geografia ci aiuta a comprendere meglio certi luoghi facendoci assaporare i suoni, colori, i profumi, gli umori che altrimenti con il solo dato geografico verrebbero meno.
Ad accompagnarci in questo viaggio sonoro ci sono dei cantautori che hanno fatto la storia della musica italiana come Guccini, Dalla, Lolli, Bersani, Carboni che a Bologna hanno vissuto a lungo e a ragion veduta si possono considerare tra i principali figli artistici di questa singolare città.
Il Prof. Brancaleoni ha iniziato dalla canzone "Emilia" di Dalla-Morandi-Guccini, in cui si tratteggia un ritratto della regione di origine dei tre artisti. Dalla e Morandi, che si erano conosciuti da giovani, mantennero sempre un legame di grande solidarietà e complicità, anche nella quotidianità e Dalla sostenne molto l'amico, aiutandolo a tornare alla propria attività musicale nel periodo in cui Morandi era uscito un po' dalle scene.
EMILIA Clicca sul titolo per ascoltare la canzone
Le Alpi, si sa, sono un muro di sasso
Una diga confusa, fanno tabula rasa
Per noi che qui sotto, lontano, più in basso
Abbiamo la casa
La casa ed i piedi in questa spianata
Di sole che strozza la gola alle rane
Di nebbia compatta, scabrosa, stirata
Che sembra di pane
Ed una strada antica come l'uomo
Marcata ai bordi dalle chiacchiere di un duomo
E i fiumi, falsi avventurieri che trasformano i padani
In marinai non veri
Emilia di volti fra i campi e sui prati
Lagune e piroghe e le terramare
Guerrieri del Nord dai capelli gessati
Ne hai visti passare
Emilia allungata fra l'olmo e il vigneto
Voltata a cercare quel mare mancante
E il monte Appennino raccontando un segreto
Diventa un gigante
Lungo la strada tra una piazza e un duomo
Hai messo al mondo questa specie d'uomo
Vero, aperto, finto e strano
Chiuso, anarchico, verdiano, brutta razza, l'emiliano
Emilia sognante fra l'oggi e il domani
Di cibo, motori, di lusso e balere
Emilia di facce, di grida, di mani
Sarà un grande piacere
Vedere in futuro da un mondo lontano
Quaggiù sulla terra una macchia di verde
E sentire il mio cuore che battendo più piano
Là dentro si perde
Ora ti saluto, è quasi sera e si fa tardi
Si va a vivere o a dormire da Las Vegas a Piacenza
Fari per chilometri ti accecano testardi
Ma io sento che hai pazienza, devi ancora sopportarci
"Piccola città," brano di Francesco Guccini dedicato a Modena: l'Autore esprime i ricordi adolescenziali legati a questa città, quando il desiderio di andarsene è molto vivo e spinge a raggiungere il "West", l'altrove.
"Bologna." L'Autore Francesco Guccini, paragonando la città a una "vecchia signora dai fianchi un po' molli," ne riconosce la vivacità culturale e l'incapacità di adattarsi alle etichette restando così una “Parigi minore.”
"Canzone delle Osterie di fuori porta". di Francesco Guccini, un inno ai tempi passati in cui ancora le osterie erano luogo di ritrovo e di comunione.
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CLICCA QUI per le notizie sulla riapertura dell'Osteria di Via delle Dame, circolo culturale e casa della musica d'autore dove, dal 1970 al 1985, passarono tanti grandi artisti.
"Piazza Grande," ovvero Piazza Cavour a Bologna, in cui Lucio Dalla visse da giovane, è la canzone dedicata a un senzatetto, che trascorre la sua vita per strada e che ruba con gli occhi ciò che di bello il mondo ha da offrirgli.
"Dark Bologna," in cui Lucio Dalla racconta l’ebbrezza del ritorno a Bologna in una serata di pioggia: le luci di San Luca da lontano, la strada sconnessa, Sirio e l’impossibilità di entrare nel centro pedonale e ancora i portici protettori, il profumo dei tigli portati dai colli bolognesi e il rosso vivo della città che fa sentire a casa.
"Bologna è una regola" di Luca Carboni che a proposito ha dichiarato: "È una canzone sulla magia e l'inquietudine della mia città. Magia che alla fine non si riesce mai a spiegare con la ragione o con le parole e rimane sempre un mistero."
"A Bologna," contenuta nell'album Manifesto abusivo, è la canzone d'amore di Samuele Bersani per la sua città d'adozione. Comincia elencando le cose che non funzionano e conclude dicendo: «Bologna adesso voltati/ mi fai commuovere/ lo sai che esagero con le parole».
"Ho visto anche degli zingari felici" è la lunga ballata di Claudio Lolli che descrive quello che è il mondo giovanile alternativo degli anni Settanta, usando la metafora degli zingari felici.
Paolo Brancaleoni, Global Music,Il metodo innovativo per insegnare la musica ai bambini a scuola attraverso attività interdisciplinari. Morlacchi Editore, 2021
La musica concepita a tutto tondo nella sua complessità, per educare la persona all’ascolto e alla vera consapevolezza.
Paolo Brancaleoni
Docente di Didattica della musica presso l’Università degli studi di Perugia e maestro di scuola primaria. Come cantascrittore dal 2000 ad oggi ha pubblicato 5 libri/Cd di musica d’autore ed ha collaborato con i più grandi letterati del ’900 come Mario Luzi, Gary Snyder, Dario Fo, Stefano Benni…
Nel suo ultimo Cd “Memorie d’inizio millennio 2.0” ha avuto come ospiti Neri Marcorè, Edoardo De Angelis, Alberto Fortis, Bernardo Lanzetti, Giovanni Lindo Ferretti, Paolo Benvegnù, Marino Severini dei Gang…
Alcuni testi delle sue canzoni sono presenti nell’Antologia dei poeti umbri contemporanei Edizione Il Formichiere anno 2014.