Le Canonichesse Agostiniane di S. Spirito e il Duca Federico

Lezione del Prof. Filippo Paciotti

18 Maggio 2022

Le carte e la storia del monastero di Santo Spirito

Mercoledì 18 maggio 2022, presso l’Archivio Provinciale “Casa San Secondo” di Gubbio, il Professor Filippo Paciotti ha incontrato i Soci dell’Università della Terza Età Città di Gubbio per una interessante relazione sul tema “ Le Canonichesse agostiniane di Santo Spirito e il Duca Federico.”

La relazione del Prof. Filippo Paciotti si inserisce nelle trattazioni che l'Università sta dedicando al VI centenario dalla nascita di Federico da Montefeltro (1422 - 2022), già introdotte da Fabrizio Cece il 13 aprile 2022 con la conferenza "I Montefeltro e Gubbio," a cui seguirà il 25 maggio quella della Prof.ssa Tiziana Maria Baldessari “Federico da Montefeltro, tra pubblico e privato.” 

l fondo Santo Spirito, oggi conservato nell’Archivio provinciale “Casa San Secondo,” è ciò che è rimasto dell’antico archivio delle Canonichesse Regolari dell’ordine di Sant’Agostino che vivevano nel Monastero di Santo Spirito a Gubbio.

Attraverso le carte conservate in esso e in alcuni altri archivi eugubini il Professor Paciotti ha illustrato le fasi di organizzazione e costruzione del monastero, nonché la storia delle suore in età federiciana, ponendo particolare attenzione alle vicende personali di alcune consorelle.

Il Monastero di Santo Spirito fu molto importante per la città fin dalla sua fondazione, voluta dal Duca Federico da Montefeltro e dalla consorte Battista Sforza nel 1468, quando i monasteri femminili del circondario vennero soppressi e alle consorelle venne fatta una donazione di alcuni edifici situati in città accanto all’ospedale di Santo Spirito, custodito dall’Università dell’Arte della Lana.

Secondo i documenti dell’epoca, tra cui emerge la Cronaca di Girolamo Maria da Venezia, la prima priora fu Suor Francesca di Ugolino di Castel Durante (attuale Urbania). Morta nel 1484, due anni dopo Federico, le successe Suor Elisabetta Bentivogli, figlia di Giovanni Battista Bentivogli e sorella dell’Arcivescovo di Salerno, Ottaviano, consigliere personale del Duca. Le canonichesse, che nel 1477 erano 17, provenivano tutte da famiglie prestigiose e facoltose del Ducato.

Nel 1490 iniziarono le “fabricae” del monastero, cioè la vera e propria costruzione della struttura, a partire dai primitivi edifici donati dal Duca e, secondo Girolamo Maria da Venezia, la chiesa venne consacrata nel 1521, essendosi susseguiti per lungo tempo numerosi atti di compravendita volti ad acquisire ulteriori edifici, grazie anche al contributo della famiglia Bentivogli. Oltre alla chiesa si attesta l’esistenza di un “parlamento” (parlatorio), del chiostro, del refettorio, dei dormitori.

Il monastero ottenne anche l’esenzione da tutte le gabelle.

La morte della prioressa Elisabetta ha dello straordinario, essendo stata colpita da tre travi cadute da un edificio prospiciente il monastero, di proprietà di Francesco di Tollo.

Il Professor Paciotti ha inoltre illustrato le motivazioni che spinsero Federico da Montefeltro a dar vita a questo importante cantiere e il programma di politica religiosa che decise di estendere alle terre del suo Ducato.  L’accentramento dei vari ordini in un monastero cittadino fu perseguito infatti anche nella capitale, Urbino, per motivi di sicurezza, devozionali, economici e religiosi.

Il monastero di Santo Spirito a Gubbio venne chiuso negli anni Cinquanta del Novecento e l’ultima canonichessa, che viveva con le Salesiane, morì negli anni Sessanta.

La visione dei documenti è stata poi arricchita dalla visita alle sale del nuovo Archivio-Biblioteca  dei Canonici Regolari Lateranensi e dei fondi arrivati in tempi recentissimi.